Le gravidanze gemellari rappresentano l’1-2% di tutte le gravidanze e negli ultimi anni l’incidenza aumentata, sia perché sempre più spesso si cerca un figlio quando la mamma non è più giovanissima, sia per l’impiego più frequente di tecniche di fecondazione assistita (PMA), associate ad un alto tasso di gemellarità.
La gemellarità è una condizione che favorisce la comparsa di complicanze sia feto-neonatali, per il rischio di perdita in utero o di parto prematuro, che materne, a seguito delle modificazioni emodinamiche che presenta una donna con più di un feto in utero, per questo vengono effettuati più controlli. Nella gravidanza multipla si sviluppano due o più feti. Questi feti possono condividere una o due placente, possono essere in sacchi separati o nello stesso sacco, essere monozigoti o eterozigoti.
Sono quindi tre i fattori importanti:
- Corionicità (numero delle placente)
- Amnionicità (numero dei sacchi amniotici)
- Zigosità (gemelli identici o diversi)
Corionicità
In base al numero delle placente le gravidanze vengono definite bicoriali oppure monocoriali. Distinguere tra mono e bicoriale è fondamentale per il percorso della gravidanza.
Amnionicità
Ci sono due sacchi, si tratta di una gravidanza biamniotica. Se sono presenti 3 sacchi è una gravidanza triamniotica e così via. Nel caso ci sia un solo sacco amniotico è definita gravidanza monoamniotica.
Zigosità:
Gemelli significa essersi sviluppati durante la stessa gravidanza, ma ci sono gemelli che nascono identici e altri che nascono diversi (non solo fisicamente ma anche di sesso differente).
- Gemelli omozigoti (da “omo”, identici): un solo uovo è stato fecondato da uno solo spermatozoo e dà origine a due individui identici, cioè con lo stesso patrimonio genetico. Rara è la discordanza fenotipica (cioè saranno fisicamente uguali!)
- Gemelli eterozigoti (da “etero”, diversi): derivano da due ovuli diversi fecondati da due spermatozoi diversi”
La gravidanza gemellare ha quindi queste tre caratteristiche biologiche: corionicità, amnionicità e zigosità. Si possono verificare diverse combinazioni che comportano un approccio alla gravidanza differente sia dal punto di vista della mamma che dal punto di vista medico.
CONTROLLI IN GRAVIDANZA
Nella gravidanza gemellare bicoriale-biamniotica (2 placente e 2 sacchi) il primo trimestre va gestito come una gravidanza singola. Successivamente, in base alle linee guida della SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologia) la gravidanza va controllata ogni 4 settimane. Questo perché dalla 20° settimana possono insorgere rischi aggiuntivi come la restrizione della crescita di un gemello oppure la minaccia di parto pretermine.
Nella gravidanza gemellare monocoriale (1 placenta) i gemelli sono identici. In questa gravidanza ci sono due casi speciali: gravidanze biamniotiche (i feti sono in sacchi separati) o monoamniotiche (i feti sono nello stesso sacco). Le gravidanze monocoriali biamniotiche (1 placenta, 2 sacchi), devono essere costantemente monitorate dalla 16° settimana fino alla 36° settimana ogni 2 settimane perché esiste il rischio di trasfusione feto fetale da un gemello all’altro. In parole semplici si verifica uno sbilanciamento tra due feti uno dei quali diviene ricevente e l’altro donatore.
Le gravidanze monocoriali monoamniotiche (1 placenta, 1 sacco) sono rarissime (l’1% delle gravidanze monozigoti. Questo tipo di gravidanza ha un rischio elevato di mortalità in utero perché i cordoni ombelicali si attorcigliano. Il monitoraggio della gravidanza pertanto deve essere intensivo: dalle 16 settimane in poi i controlli devono essere ogni settimana. Ad ogni controllo si valuta come crescono i gemelli, la loro vitalità, i flussi e lo stato dei cordoni ombelicali.
MODALITA’ DEL PARTO
Le gravidanze bicoriali biamniotiche sono quelle che presentano meno fattori di rischio: possono arrivare alle 37-38 settimane e possono anche andare incontro a parto naturale.
Le gravidanze monocoriali biamniotiche (con due sacchi amniotici) in genere si concludono con un taglio cesareo verso la 36° settimana. Si preferisce procedere con il taglio cesareo perché durante il travaglio può avvenire una trasfusione feto-fetale.
Le monocoriali monoamniotiche si concludono solitamente con taglio cesareo prima della 32° settimana di gravidanza.
COSA COMPORTA LA NASCITA DEI GEMELLI?
Tutto doppio…o triplo!
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- ovetto
KEEP CALM e chiedete aiuto al vostro partner o ad una persona di fiducia! Ce la farete, voi mamme avete risorse ed energie inimmaginabili! [/mepr-show]