L’allattamento è correlato alla gravidanza, al parto e all’accoglienza del neonato. Il contatto skin to skin gioca un ruolo importante per l’avvio all’allattamento precoce, ma la vostra compagna non dovrà preoccuparsi se il vostro bambino durante lo skin to skin son sembrerà interessato al seno!
Non tutti i bambini infatti vogliono poppare da subito in sala parto e in questi casi non bisogna forzarli, lasciateli in contatto pelle a pelle. Questo consentirà loro di cogliere il momento giusto.

Il seno si prepara a produrre il latte già dal secondo o terzo trimestre di gravidanza, nei primi momenti dopo il parto, a volte persino negli ultimi mesi di gravidanza, si possono notare delle goccioline del primissimo latte: il colostro.
Cos’è? Il colostro ha un colore giallo oro e una consistenza densa e “appiccicaticcia”. Viene prodotto in piccole quantità, che sono perfettamente adatte alle necessità del neonato. Nei primi giorni di vita infatti il neonato ha uno stomaco grande circa come una ciliegia. Il colostro sarà il primo nutrimento del vostro bambino, prima che arrivi la montata lattea vera e propria nei giorni successivi. Presenta caratteristiche uniche, quali:
- Effetto immunologico: contiene numerose sostanze con funzione antinfettiva, particolarmente utili al neonato, in quanto viene al mondo in un ambiente non sterile. Il colostro infatti è molto più ricco di proteine (anticorpi) e povero di grassi e zuccheri rispetto al latte maturo.
- Effetto lassativo: favorisce l’espulsione delle prime feci, il cosiddetto meconio, vischioso e nero. In questo modo aiuta il neonato ad eliminare anche la bilirubina prodotta in eccesso dopo la nascita, evitando il rischio di ittero.
- Effetto sullo sviluppo della flora batterica intestinale: il colostro è ricco di sostanze che favoriscono la crescita della buona flora batterica intestinale.
- Effetto maturativo: il colostro aiuta lo sviluppo degli organi del bambino grazie al suo contenuto ricco in proteine, vitamine, sali minerali e fattori di crescita.
Nei neonati prematuri il colostro è ancora più importante, perché devono proseguire il loro sviluppo fuori dalla pancia della mamma e sono più suscettibili alle infezioni.
Madre natura ha provveduto a questo facendo in modo che le mamme dei neonati prematuri producano colostro per più giorni favorendo lo sviluppo migliore per i loro piccoli. In generale, dopo circa 4 o 5 giorni il colostro diventerà più bianco e abbondante e si avrà la montata lattea.
Il latte materno rappresenta un alimento completo che protegge il neonato da molte malattie ed infezioni. E’ infatti noto che i bambini allattati con latte materno si ammalano meno rispetto a quelli con latte artificiale e la protezione è tanto più duratura nel tempo quanto più a lungo il bambino è stato allattato al seno materno.
L’allattamento al seno però non è sempre l’unica soluzione. Con il giusto supporto e le giuste informazioni ogni mamma sarà libera di scegliere se proseguire con l’allattamento al seno o meno, nonostante il latte materno rappresenti la scelta migliore.
Quali sono i benefici del latte materno?
Nel neonato:
- Favorisce lo sviluppo fisiologico della bocca.
- Riduce il rischio di infezioni respiratorie ed urinarie, diarrea, otiti.
- Riduce il rischio di allergie ed asma.
- Riduce il rischio di diabete, obesità, leucemie, malattie cardiovascolari e sindrome della morte in culla (SIDS).
Per la mamma, l’allattamento:
- Aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza.
- Riduce il rischio di sanguinamento post-partum.
- Riduce il rischio di anemia.
- Riduce il rischio di alcune forme di tumore al seno, all’endometrio e all’ovaio.
- Riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie.
- E’ gratuito, pratico, sempre pronto e alla giusta temperatura.
Dopo un paio di giorni dalla nascita comincerà a formarsi il vero e proprio latte, chiamato latte maturo, più chiaro e abbondante e il seno apparirà gonfio per la cosiddetta montata lattea.
Questo meccanismo può avvenire grazie all’aumento della prolattina, un ormone materno, la cui produzione viene stimolata dalla suzione del capezzolo da parte del neonato.
Attaccando quindi spesso il bimbo al seno, si avrà maggiore produzione di prolattina e di conseguenza anche di latte. Proprio perché il latte “viene allattando”, è importante far attaccare il bimbo al seno non appena lo richiede e, nel caso in cui fosse strettamente necessario, dare aggiunte sotto forma di formula artificiale o liquidi (soluzione glucosata, acqua).
Ricordate comunque che nei primi giorni di vita, al neonato sono sufficienti le quantità di colostro prodotte dalla mamma e non necessiterà di nessuna aggiunta.
La mamma pian piano imparerà a conoscere il vostro bambino e a capire quali sono i segnali di “fame”, come:
- Muove o allunga le braccia.
- Sbadiglia, apre gli occhi.
- Fa sporgere la lingua dalla bocca.
- Gira il capo da un lato all’altro.
- Mette le manine in bocca.
- Il pianto è un segnale tardivo e può rendere più difficile attaccare il bambino al seno.
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